STOCCARDA (Ger), 1 ottobre 2007 - Il Mondiale dell'Italia ha avuto una lunga coda di feste e brindisi. Dopo la cena, i discorsi, gli scherzi di Pozzato e un applauso toccante in onore di Alfredo Martini, ieri sera gli azzurri hanno tirato fino a tardi per festeggiare il Mondiale conquistato da Paolo Bettini nei locali della stessa città che ha fatto di tutto per ostacolare il campione del Mondo. Questa mattina la partenza, alla spicciolata verso le rispettive città, ma con un sorriso sul volto che non accenna a spegnersi. Bettini è partito poco prima delle 14 in direzione Pisa. Verso altri brindisi, con tanti invitati.
FESTA DI PIAZZA - Nel pomeriggio a La California (Livorno) c'è stato l'atteso abbraccio delle gente di Paolo Bettini. Oltre 500 persone hanno riempito la piazza del paese natale del "Grillo", accolto da un boato mentre su un maxi-schermo venivano proiettate le immagini della vittoria di Stoccarda e delle altre ottenute da Bettini nel corso della sua straordinaria carriera. "È stata una notte un po' "tremenda" - ha raccontato Bettini prima di lasciare la Germania -. Ieri sera abbiamo tirato alla lunga, ma dopo tutto quello che c'è stato, era giusto festeggiare con i ragazzi. Spero solo che quello che mi è successo in questi giorni dia un segnale forte (il riferimento è alle accuse di Sinkewitz rilanciate dalla Zdf e poi smentite, ndr). Le cose devono cambiare".
GREGARI DI LUSSO - Il giorno dopo restano nella mente alcuni flash della corsa di Stoccarda. Il lavoro da gregario di lusso di Cunego, la faccia sofferente di Bertolini a tirare il gruppo, il gesto con cui Bettini ha lanciato Tonti sulla prima salita del quinto giro. "La strategia era quella di fare una gara d'attacco, cercare fughe pericolose, ed è andata sempre come volevamo - ha detto Cunego, uno dei più applauditi ieri sera dai suoi stessi compagni di squadra -. Era giusto mettersi a disposizione di Bettini, che al momento è davvero il più forte. L'anno prossimo ci sono appuntamenti importanti e noi ci saremo".
BALLERINI - "La squadra era già in sintonia nel ritiro di Treviso - ha detto il c.t. - è bastato poco per legarci bene. Poi abbiamo gestito la corsa alla grande, nei momenti difficili, come quando hanno ripreso la fuga di Ballan ed eravamo fermi a soccorrere Bruseghin (che ha rotto il cambio, ndr). In quel momento si è creato un buco e siamo stati bravi a ricucire subito. Se dovessi dare un voto sarebbe un 10 esteso a tutti, con la lode per Paolo che ha compiuto un'impresa".
CURIOSITA' - Infine una nota statistica: era dal 1979, 28 anni fa, che non riusciva un'accoppiata mondiale come quella firmata da Marta Bastianelli e Paolo Bettini. Allora ci riuscirono sulle strade olandesi di Valkenburg, due atleti di casa, Jan Raas e la De Bruin.
.Lunedi' c'era un bell'articolo sulla gazzetta dello Sport in cui ho letto , probabilmente male , tutta la carriera agonistica di Bettini