| Al primo giro di Gara-1 del GP d'Italia Superbike la chicane provoca la temuta caduta di gruppo. Coinvolti: Tamada, Neukirchner, Hill, Corser e Roberts. La sua estrema pericolosità era nota a tutti fuorché a chi l'ha omologata
Monza - L'autodromo più antico del mondo ancora in attività. Un blasone che dovrebbe significare anche grande esperienza, maturità, senso di responsabilità. Parole. La realtà è un'altra: tutti sapevano che la chicane posta alla fine del rettilineo principale è un budello idiota concepito per la Formula Uno, ma pericolosissimo per le moto al primo giro, quando trenta motociclisti in equilibrio precario arrivano tutti assieme in quella strettoia e il rischio che si tocchino, che volino via con le moto impazzite, con quei 160 kg di metallo, carbonio e plastica pronti a schiacciare corpi, a uccidere, è reale, pazzesco. Tutti lo sapevano, meno chi qui a Monza ha voluto questa chicane e chi per conto della Federazione Motociclistica Internazionale l'ha approvata. O forse lo sapevano anche loro. Io credo che lo sapessero benissimo. In caso contrario si trovavano e si trovano ad occupare posizioni per le quali non hanno la necessaria competenza. Da due giorni qui a Monza si accennava a questa chicane e alla sua pericolosità. Da due giorni si temeva il peggio e il peggio è arrivato. Mentre scrivo queste righe nulla si sa ancora sulle condizioni dei piloti coinvolti nella terribile caduta collettiva del primo giro di Gara-1 del Gp d'Italia Superbike. Spero che fra poco arrivi la notizia che nessuno ha riportato serie ferite, ma non è questo il punto: quella chicane così com'è è una vergogna per questo autodromo e per tutti coloro che avrebbero la possibilità di eliminarla, di modificarla, ma non lo fanno. Invece che cosa si fa? Per peggiorare la situazione dei tanti giri annullati per taglio di percorso – centinaia nei due giorni di prove che hanno preceduto questo GP – si disegnano la notte prima della gara delle righe che delimitano il tracciato da seguire obbligatoriamente rientrando in pista, poi si penalizza un pilota che in gara lottava per vincere e che, non avendole mai viste perché non c'erano nei giorni precedenti di prove, non le ha rispettate in gara. Ma quanti morti o feriti ci vorranno ancora prima che tutti – ripeto: tutti – capiscano che la vita umana vale più di piccoli interessi di bottega (la Grande Formula 1 contro le piccole moto) e di insulse burocrazie? Aggiornamento finale: Tamada, polso sinistro rotto; Neukirchner, gamba destra con frattura scomposta, Roberts trauma toracico. Hill e Corser indenni. Tamada potrebbe rientrare già nel GP USA, Neukirchner non prima di Misano
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