Test Qatar

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cricchetto21
view post Posted on 19/3/2010, 21:17




L'italiano conferma lo stato di forma ma il pilota della Ducati è lì. La battaglia del deserto rivela il talento dell'americano. Rookies in crisi

Doha - La guerra nel deserto è spietata, non si fanno prigionieri, non ci si nasconde. Ma soprattutto si guida bene, con costrutto, avrebbero detto i vecchi, senza sbagliare.
Come nei due test malesi, Valentino Rossi ci ha messo poco tempo a trovare le coordinate giuste e a pestare duro, seguendo la strategia che lo guida dall'inizio di stagione: sfruttare le doti della sua M1 e mettere distacchi più o meno importanti tra sé e i suoi rivali fin dall'inizio del turno. Ma a un'ora circa dalla fine della giornata si scatenano i rivali con Ben Spies che va al comando e Casey Stoner che, dopo pochi minuti fa meglio di lui.





“ Ll M1 è una moto superiore, proprio perché non ha nulla di esagerato ” Di Rossi e Stoner (in forma smagliante e carico a mille) sappiamo tutto, abbiamo scritto romanzi su questi due superpiloti, ma Spies è davvero tostissimo. Prima volta in azione di notte, pur sempre rookye, ma senza il minimo complesso: l'americano esalta per come affronta le cose. Un marine pronto alla battaglia, capelli rasati a zero, sguardo perso seguire l'obiettivo, determinazione che si tocca con mano e, naturalmente, manetta principesca. E' stato anche il primo ad assaggiare una via di fuga (senza danni per lui e la moto), ma ne ha già messi in riga parecchi. Occhio alla M1 numero 11, è un bel cavallo sul quale puntare.
Vista in azione la M1 fa impressione proprio perché non fa impressione. Non è un gioco di parole e nemmeno una presa per i fondelli: Rossi, Lorenzo nonostante la mano rotta e il sorprendente (ma non per noi) Ben Spies e persino Edwards sembra che vadano a spasso per la pista. Sciolti, rilassati, equilibrati: lo diciamo da un po' che la M1 è una moto superiore, proprio perché non ha nulla di esagerato e comunque piazza tre suoi piloti nei primi quattro.
Anche la Ducati si è fatta educata, lo confermano i progressi di Nicky Hayden, mentre Stoner, sulla sua pista fa capire anche ai più tonti che non intende regalare nulla a Rossi.
Il campione del mondo commenta la sua serata di prova: "E' importante arrivare qui e scoprire di essere già veloci. Certo, in Malesia ero davanti, ma quella è la pista mia e della M1. Ma quello che mi è sembrato importante è che siamo andati forte anche senza stravolgere troppo la moto rispetto a Sepang". Questa affermazione fa capire quale sarà la linea della stagione: le moto cambiano poco e cambieranno ancora meno, quindi, partire da una base sicura, veloce ed affidabile è molto importante".
- Com'è la pista, sembra in buone condizioni?
"Vero, solo nel corso della prima ora era un po' scivolosa, poi è migliorata parecchio. Rispetto allo scorso anno fa meno freddo e non c'è vento. Buone condizioni per girare".
- E Stoner?
"Con lui sarà una bella lotta".
- Un ottimo quadro, cosa ti resta da fare?
"Il bilanciamento è a posto, c'è qualcosa da fare a livello di elettronica, correggendo un po' la mappatura per migliorare il comportamento in qualche curva, ma soprattutto bisogna scegliere la gomma giusta per la gara. Qui succede una cosa strana: vanno bene sia le dure che le morbide, quindi bisogna scegliere e non sbagliare".

Dicono che Stoner sia andato forte con una gomma che aveva 34 giri sulle spalle e questo fa capire molte cose.
Confusione che invece sembra regnare in casa Honda con le ufficiali indietro e il solo De Puniet a girare con tempi di livello.
Pure la Suzuki non brilla anche a causa di una giornata poco favorevole fatta di nausea e giramenti di testa che lo ha costretto a chiudere in anticipo la serata di prova. Incredibile la causa: nel mattino Capirossi ha girato un video promozionale per la Rizla, andando a bassa andatura. Gli capitò lo stesso anche in passato con un "promo" Ducati. Eppure mister 300 GP (il traguardo verrà toccato qui tra tre settimane) è nettamente più veloce dell'acerbo Bautista. In casa Suzuki anche un motore ko, ma si trattava di un motore vecchia generazione con già 1200 chilometri sul groppone. Da domani si useranno solo quelli nuovi, più robusti a livello di pistoni.
Guardiamo la classifica dal basso: ultimo Bautista, poi Espargaro, Simoncelli, Aoyama e Barbera. Cos' hanno in comune questi ragazzi? Semplice, sono rookies. Come Spies, ma lui è fatto diversamente.
Per avere qualche confronto cronometrico: il miglior giro venne fatto da Lorenzo in qualifica nel 2008 (Yamaha con Michelin da tempo) in 1.53.927. Un tempo oggi inavvicinabile. Più interessanti sono la pole di Stoner dello scorso anno in 1.55.286 e il suo record in gara di 1.55.844. Nel 2008 Stoner girò in 1.55.153.
 
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pedar54
view post Posted on 19/3/2010, 22:07




evvai che tra un po si va ad incominciare
 
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1 replies since 19/3/2010, 21:17   15 views
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