In MotoGP l'australiano è il più veloce. Stacca di mezzo secondo Lorenzo, inseguito da Rossi col terzo crono. Seconda fila provvisoria con Dovizioso, Hayden e Spies. Al debutto della Moto2 va bene De Angelis; in 125 quattro piloti Derbi davanti: meglio di tutti Espargaro
Losail (QAT) - Casey Stoner, visconte di Losail, padrone di casa da queste parti. Il pilota Ducati mette in chiaro qualche concetto: ad esempio che è il più veloce ma che ha anche un passo devastante, soprattutto nel T3, settore che mette in crisi più o meno tutti. Non la Ducati numero 27, la moto che, a meno di rivoluzioni, tsunami, nevicate, dovrebbe vincere la gara…
Casey Stoner, il più veloce nelle Libere di Losail
Ma non c'è solo questo in un turno che, in ogni caso, mette in chiaro un concetto: in MotoGP sovvertire i valori non è impresa possibile e le sorprese sono riservate ad altre categorie.
Quindi, alle spalle di Stoner, ecco le due Yamaha ufficiali, separate di soli 2 millesimi di secondo, con Lorenzo davanti all'italiano anche se Jorge ha sporcato la sua nottata con una caduta, per fortuna senza danni.
Jorge Lorenzo
Le Yamaha sono pronte a dar battaglia. E qui il discorso cambia radicalmente, perché dalla quarta piazza iniziano i distacchi pesanti con Dovizioso, sempre più primaguida dell'HRC, a 1.2 che precede un Hayden bifronte più di Giano. Si, perché l'americano ha fatto la prima parte del turno in fondo alla classifica, mentre nella seconda si è ripreso mettendo in mostra anche un buon passo.
Alle sue spalle Spies, che si conferma migliore dei rookies anche se dietro di lui, a sorpresa, c'è la Suzuki di Bautista che fa meglio di Capirossi. C'è un perché grande come una casa: Loris, mister 300 partenze, è incappato in una caduta che gli ha compromesso la sessione. Però la Suzuki non è male, viste le buone prestazioni in velocità, a livello dei migliori.
Con l'ottava piazza Randy De Puniet conquista la palma di miglior satellite Honda in una serata in cui le 212 non brillano. Partendo dal fondo della classifica c'è Ahoyama in ultima piazza, preceduto da Melandri che a 2.5 secondi sembra il Marco dell'anno nero con la Ducati. Fa un po' meglio Simoncelli che però è a 2 secondi. Malissimo anche Pedrosa, fuori dalla top ten e con un distacco di 1.6 secondi, di poco davanti a Edwards, un altro che ha deluso. Capitolo gomme: vanno per la maggiore le dure posteriori anche perché la serata è molto calda e c'è poca umidità al suolo. Da una rapida indagine fatta da Carmelo Ezpeleta pare che i piloti diano l'ok per la partenza alle 23, come da schedale previsto per la gara.
Un giallo a metà turno: la Ducati di Stoner si ferma ai box e i meccanici notano una perdita d'acqua. Immediato stop e primi allarmi per la durata del motore, ma si trattava solo di un manicotto dell'acqua che perdeva. Cambio moto al volo e moto numero 1 ad aspettare la fine del turno. "Ovviamente – commenta il team manager Guareschi – con l'acqua a 90 gradi i meccanici non ci possono lavorare sopra!".
Bene per questa prima sera la top class non ha detto molto di nuovo: Stoner è l'uomo da battere, la Yamaha è in partita, il resto è indietro. Molto.
A domani, come il secondo turno di libere e le prime prove ufficiali della stagione. Adesso si fa sul serio.