la VERA passione DUCATI !!

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cricchetto21
view post Posted on 1/10/2010, 17:31




Una passeggiata serale in un paesino sulla Loira e un incontro inaspettato: in una “cave”, tra le botti, una Desmosedici RR. Il titolare produce vino pregiato, ma il suo amore è la Ducatì

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Mi sto sgranchendo le gambe con una passeggiata serale dopo un’ora di volo da Milano a Parigi, due ore di coda nella tangenziale della Capitale e altre due ore di viaggio per ragiungere il centro della Francia, dove si trova Magny Cours, sede dell’ultimo GP del mondiale Superbike 2010.

Il paesino in cui si trova il mio albergo è un piccolo centro turistico sulla Loira, famoso per la produzione di quello che per i francesi è, assieme al formaggio, uno dei più alti motivi d’orgoglio nazionale: il vino. Tutto il paese è pieno di cantine, che si sono trasformate, per la gioia dei turisti, in altrettanti mini-musei.

È tardi, in giro ci sono solo pochi stranieri attempati, e io sto riflettendo sul triste fatto che mi sono dovuto coprire bene perché ormai la bella stagione è nuovamente finita. Passo davanti a una cantina, è tutto spalancato e io butto gli occhi all’interno. Questi mi partono per conto loro e vanno a focalizzarsi su una moto parcheggiata fra botti, contenitori vari e cianfrusaglie. Sbaglio o è una Ducati Desmosedici? Non c’è nessuno e avanzo all’interno. Sissignori, è una Desmosedici RR, e non distante, sempre all’interno della cantina, c’è anche una Ducati MHR, una di quelle molto speciali disegnate da Terblanche e vendute solo su internet. E poi, attaccato al muro, c’è un grande cartellone con una moto Ducati stilizzata.

E sta a vedere che anche il vino si chiama Ducati…

Arriva il proprietario della cantina. È un giovane che mi spiega il suo amore sviscerato per la bicilindrica italiana: la Ducatì qui, la Ducatì là, la Desmò… non si arresta più. Probabilmente tutti, o quasi, gli euro che ricava coltivando viti e ricavandone vino pregiato, finiscono a Borgo Panigale.

E qui arriva la riflessione personale. La Ducati non ha bisogno del grande pubblico, della televisione di quella massa enorme di persone che si esalterà per le gesta di Valentino Rossi o litigherà sguaiatamente sulla polemica del giorno che coinvolge il suo pilota. La Ducati ha un patrimonio enorme che sono i motociclisti innamorati delle sue moto, della sua immagine tecnica, della sua unicità, come il nostro vignaiuolo francese e deve coltivare questo prezioso orto che le garantisce il futuro.

Ricordo – forse ve l’ho già raccontato – quando visitai per la prima volta, nel lontanissimo 1973, la Moto Guzzi, che all’epoca era ancora l’azienda motociclistica numero uno in Italia, almeno per immagine. Il direttore commerciale, mostrandomi un voluminoso pacco di lettere, mi disse: “Vede Rivola, questi sono gli amanti traditi: i vecchi clienti e i vecchi concessionari che si lamentano perché la qualità non è più quella di una volta. Questi non hanno capito nulla: oggi una motocicletta si deve vendere come il prosciutto dal salumiere: si taglia un pezzo di carne con l’affettatrice, la si mette sulla bilancia con la carta e la si consegna al cliente in cambio di cartamoneta”.

Traete voi le conclusioni…

 
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Aceto66
view post Posted on 2/10/2010, 14:09




Oh Crik!
Non sapevo che eri andato a Magny Cours!
E ti ha fatto pure bene, scrivi da Dio... complimenti!
 
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cricchetto21
view post Posted on 2/10/2010, 15:39




CITAZIONE (Aceto66 @ 2/10/2010, 15:09)
Oh Crik!
Non sapevo che eri andato a Magny Cours!
E ti ha fatto pure bene, scrivi da Dio... complimenti!

Ma va che sei gia' scemo !!! :(beer):
 
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2 replies since 1/10/2010, 17:31   18 views
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